
"Raccogliamo l'invito del sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri alla categoria notarile a non avere atteggiamenti di chiusura, che possano spingere verso la competizione", tuttavia "una cosa è ampliare l'offerta di servizio che i notai offrono", mantenendo "controlli e regole", altro sarebbe "il paradosso che la nostra funzione, delegata dallo Stato, venisse messa in competizione con chi riceve deleghe diverse". Così Carmelo Di Marco, presidente di Federnotai (sindacato nazionale della categoria) ha replicato al rappresentante del dicastero di via Arenula, intervenuto alla tavola rotonda promossa stamani, a Roma, sul tema della regolamentazione del libero mercato a tutela dei cittadini nei diversi ordinamenti giuridici; all'evento sono intervenuti Giuseppe Tesauro (presidente emerito della Corte Costituzionale), Rodolfo Sabelli (presidente dell'Associazione nazionale magistrati), Gaetano Stella (presidente di Confprofessioni), Silvia Castronovi (Altroconsumo), Ivan Lo Bello (vice presidente di Confindustria) Alessandro Gaglione (che svolge la funzione di 'solicitor' a Londra). Ferri, ha aggiunto il vertice di Federnotai, "ha fatto riferimento a un ampliamento della competenza territoriale" della categoria, tema su cui "c'è assoluta disponibilità, e negli ultimi anni ci sono stati già degli allargamenti, dal distretto al territorio della Corte d'Appello, e se ne prospetta uno all'intera regione. L'importante" conclude Di Marco, è che "non venga meno il criterio di selezione all'ingresso serissimo, controlli altrettanto rigidi durante lo svolgimento della nostra attività e che non ci sia mai la rinuncia al sistema di conservazione e controllo degli atti, perché non sono atti del notaio. Ma della Repubblica italiana".